Il 2026 sarà un anno di grandi novità per chi percepisce l’Assegno di inclusione. Per l’Adi è previsto un aumento, e non è l’unica notizia in arrivo per i cittadini.
Introdotto il 1 gennaio 2024 dal governo di Giorgia Meloni, l’Assegno di inclusione (Adi) è una delle misure più attese dalle famiglie italiane. L’obiettivo della misura è sostenere i nuclei in difficoltà economica e favorire l’inclusione, appunto, dei più fragili.

Il sussidio economico è andato di fatto a rimpiazzare il famoso Reddito di cittadinanza (Rdc), risalente al 2019 e all’epoca del primo esecutivo di Giuseppe Conte. Un reddito minimo l’Adi, insomma, per l’inclusione sociale e lavorativa. Secondo chi l’ha contrastato, il Rdc aveva la pecca di disincentivare la ricerca di lavoro, era troppo costoso per le casse dello Stato e nelle sue pieghe si mescolava chi era in grado di lavorare e chi non era nelle condizioni di farlo.
Dall’Assegno di inclusione, infatti, sono esclusi gli occupabili, ovvero chi ha le condizioni anagrafiche e di salute per trovare un lavoro. Per sostenere la ricerca, comunque, la politica ha ideato un’altra misura, il Supporto per la formazione e il lavoro. L’Adi è quindi dedicato alle famiglie dove è presente almeno una persona in condizione di fragilità, con un disabile, un minore, un anziano over 60 o un soggetto seguito dai Servizi sociali del Comune di residenza.
Adi 2026, continua la tendenza all’aumento: a chi è destinato
Inoltre per ottenere l’Assegno bisogna non superare i 9630 euro di Isee l’anno, reddito familiare al di sotto dei 6500 euro e patrimonio mobiliare o immobiliare limitato. Come il Reddito, anche l’Assegno si percepisce mensilmente su una card elettronica, la cosiddetta Carta di inclusione. Qui vengono caricati 541,66 euro a partire dal 2025, con un bonus di 280 euro per eventuali spese per l’affitto. Con la nuova misura sono stati incrementati già quest’anno gli importi erogati, adeguandoli all’inflazione come suggerito dai dati Istat.
Nel 2026 la tendenza all’aumento proseguirà, almeno stando alle ultime indiscrezioni provenienti da Palazzo Chigi. Il rialzo si concretizzerà in maniera più contenuta rispetto al 2025, ma si tratta di un provvedimento comunque necessario in quanto i prezzi sono tornati a crescere. Di che aumento stiamo parlando? Nel 2026 l’importo dell’Assegno di inclusione dovrebbe aumentare di 130 euro l’anno. Un incremento, come già accennato, contenuto, ma che dovrebbe servire a mantenere invariato il potere d’acquisto.

Ogni mese i beneficiari dell’Assegno di inclusione potrebbero quindi percepire 11 euro in più al mese. La ricarica passerà quindi da 541,66 a circa 552 euro mensili. È bene precisare che gli aumenti saranno effettivamente operativi solo nelle prossime settimane, quando l’esecutivo dovrebbe confermare la cosiddetta indicizzazione automatica all’inflazione. Si tratta di un meccanismo che andrà a stabilire gli importi. Una manovra sia politica sia tecnica, supervisionata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef).
Non è questa l’unica novità per l’Adi 2026. Il prossimo anno sarà attivo il Bonus Ponte da 500 euro. Un sostegno collegato all’Assegno di inclusione che favorirà chi ha fatto domanda Adi e sta aspettando la risposta o chi si trova in una condizione di transizione tra una richiesta e l’altra. Non è un provvedimento di poco conto, poiché la sua utilità è evitare che i nuclei familiari restino completamente senza reddito né entrate, anche se solo per pochissimi mesi.