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Calcio

Di Lorenzo chiede scusa dopo il rosso di Manchester: “Mi prendo le mie responsabilità”

Giovanni Di Lorenzo ha deciso di prendersi le sue responsabilità, consapevole che la gara Manchester City-Napoli è stata fortemente condizionata da un suo errore.

Il terzino azzurro si è fatto espellere all’inizio della partita lasciando i suoi in dieci contro undici e obbligando Antonio Conte a inserire a togliere Kevin De Bruyne per inserire Matias Olivera.

Di Lorenzo chiede scusa dopo il rosso di Manchester: “Mi prendo le mie responsabilità” (ANSA) unescocitiesmarathon.it

Il capitano del Napoli però non ha nessun interesse a nascondersi e dimostra ancora una volta di essere uomo vero e di personalità, in grado di sapere come gestire il gruppo e cosa dire nel momento giusto e nei confronti dei suoi compagni di squadra.

Su Instagram ha scritto una storia, specificando: “Da capitano mi prendo la responsabilità, mi dispiace aver complicato il nostro ritorno in Champions League! Orgoglioso dei miei compagni che hanno lottato fino all’ultimo minuto! Abbiamo altre sette partite dove sono sicuro che dimostreremo il nostro valore! Forza Napoli”.

Sono parole di uno che ci tiene davvero e che continuerà a dare il suo importantissimo contributo all’interno della stagione azzurra. D’altronde non si può di certo buttare tutto al vento solo per un errore e per una partita andata decisamente molto peggio di quanto si potesse aspettare.

Di Lorenzo, un leader silenzioso

Giovanni Di Lorenzo è un leader silenzioso, un calciatore di valore che con il Napoli ha fatto delle cose riuscite, a livello di titoli, solo a Diego Armando Maradona e forse nemmeno. In tre anni ha vinto due Scudetti col Napoli da capitano diventando punto fermo prima per Luciano Spalletti e poi per Antonio Conte.

Di Lorenzo, un leader silenzioso (ANSA) unescocitiesmarathon.it

Nato a Castelnuovo di Farfagnana è cresciuto tra le primavere di Lucchese e Reggina per esordire prima con i rossoneri e poi proprio con gli amaranto tra i professionisti. Dopo esperienze anche a Cuneo e Matera la sua esplosione definitiva arriva nel 2017 a Empoli dove a farlo diventare un grande calciatore è Maurizio Sarri.

Il 2019 è l’anno della grandissima svolta con il passaggio al Napoli, voluto da Sarri stesso, e poi la prima convocazione in nazionale. Terzino di spinta, giocatore di grande personalità nessuno si aspetta che ha iniziato la sua carriera come attaccante, giocando in proposizione e segnando anche diversi gol nelle giovanili.

Il suo futuro e la gioia di raggiungere grandi risultati però dipendeva solo ed esclusivamente dalla difesa, dal ruolo prima di terzino e poi di braccetto e un futuro che promette per lui ancora meglio di un semplice rosso.

R.D.V.

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