Se avete trovato muffa in bagno potreste non esservi resi conto del fatto che anche questo fattore incide nella proliferazione, meglio controllare e rimediare.
La muffa in casa, soprattutto in un ambiente umido come il bagno, è un fattore abbastanza comunque. È qualcosa però che non va mai sottovalutato e soprattutto bisogna capire per bene da cosa dipende, perché ci sono elementi che possono influenzarne la proliferazione o il ritorno.

La prima cosa fondamentale da controllare è capire dove compare la muffa perché è probabilmente in quel punto che può trovarsi il fattore scatenante. La muffa compare soprattutto in bagno perché ha bisogno di ambienti particolarmente umidi per proliferare e, nello specifico, compare vicino ai rubinetti o alle tubature.
Un elemento fondamentale da controllare allora è proprio questo e cioè che non ci siano perdite. Un rubinetto o una tubatura che perde acqua non solo la spreca ma, andandola ad accumulare giorno dopo giorno, diventa l’ambiente ideale per la proliferazione delle muffe ma anche dei funghi. È importante allora controllare periodicamente lo stato della rubinetteria e delle tubature ed intervenire il prima possibile in caso di perdite.
Nel caso in cui ci si rende troppo tardi del danno e la muffa è già comparsa, qualora non si tratti di un problema serio, ma di muffa presente in zone circoscritte si può intervenire da sé magari utilizzando prodotti naturali.
Come eliminare la muffa dalle pareti in maniera naturale
Sono diversi i prodotti naturali che si possono utilizzare per eliminare la muffa dalle pareti, è bene sottolineare però che le muffe sono pericolose, un intervento fai da te è possibile solo se la muffa è presenta in aree circoscritte e in ogni caso vanno sempre utilizzati guanti e mascherine negli interventi. Del resto le muffe non sono solo un problema estetico ma soprattutto di salute, possono provocare problemi respiratori come l’asma.

Tra i prodotti naturali che si possono utilizzare ci sono il limone e il bicarbonato di sodio. Attenzione una miscela dei due può essere utilizzata nel caso in cui la muffa si presenti a macchie nere-verdastre. La miscela si prepara mescolando 2 cucchiai di bicarbonato di sodio in mezzo litro di acqua a cui aggiungere il succo di un limone e 2 cucchiai di sale. Una volta sciolto il tutto, la miscela va applicata sulle parti interessate con una spugna e poi rimossa.
Si possono poi trovare consigli sull’utilizzo dell’aceto di vino bianco, semplicemente mescolando questo con dell’acqua e nebulizzando sulle muffe. Per quanto possa sembrare un metodo efficace in realtà gli esperti lo sconsigliano, le proprietà disinfettanti e sgrassanti dell’aceto sono troppo basse rispetto a quanto necessario per la rimozione delle muffe.
Più efficace ma meno naturale è l’utilizzo della candeggina. In questo caso bisogna mescolare in parti uguali acqua e candeggina e spruzzare abbondantemente sulle parti interessate (indispensabile l’uso di guanti e mascherina), strofinare con l’aiuto di una spugna e poi lasciar arieggiare. Una volta asciugato per bene tutta la notte, se il risultato ottenuto è buono si può ritinteggiare oppure ripetere l’operazione. Nei casi più estesi e gravi è comunque indispensabile una valutazione e l’intervento di un esperto.