Di questi tempi, con il freddo e la pioggia che sono sempre più dei fattori, il rischio di dover fare i conti con la muffa e si tratta di un qualcosa assolutamente da evitare. Andiamo a vedere nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere.
Il tempo e le stagioni scorrono in maniera inevitabile ed inesorabile e, da questo punto di vista, bisogna adottare delle contromisure per evitare conseguenze che possono diventare anche importanti e considerevoli. In tal senso, con la pioggia che scende giù incessante, sicuramente già ora ma con i prossimi mesi in maniera ancora più massiccia, e le temperature che si stanno abbassando in maniera precipitosa, bisogna mettere in atto delle azioni per provare a contrastare il fenomeno della muffa.

Essa si accumula sempre di più soprattutto nei punti in cui c’è particolare umidità. Magari dietro ai mobili applicati vicini a pareti che sono più esposte a questo problema. Una zona delle nostre case che tendiamo a sottovalutare molto spesso è sicuramente rappresentata dalle nostre finestre e da questo punto di vista si tratta di un rischio che viene spesso sottovalutato, e che in realtà è più concreto di quello che si possa pensare. Andiamo a vedere, dunque, quello che è importante sapere da questo punto di vista.
Attenzione alle finestre, il rischio muffa è enorme: tutti i dettagli
Con il freddo che diventa un fattore, molte famiglie tendono a pensare che la soluzione per affrontare queste temperature è quella di chiudersi in casa. Tenendo barricate le finestre. E’ un modo, senza ombra di dubbio, per risparmiare qualcosina in bolletta (ma neanche troppo), ma allo stesso tempo si spalancano le porte per dei rischi di comparsa per la muffa in giro per tutta la casa. Il motivo è presto spiegato. Il risultato di tenere sempre chiuse le finestre di casa è quello di trasformare la propria abitazione in una serra tropicale dove l’umidità regna sovrana.

In contesti di questi tipo, in maniera inevitabile, i muri iniziano a mostrare i primi segni di cedimento. Anche se in molti lo ignorano o lo sottovalutano come problema, una casa che non respira diventa il paradiso della condensa, e dove c’è condensa, la muffa arriverà puntuale come le imposte da pagare. Ma da dove deriva l’umidità che genera tutta questa muffa? La risposta è più semplice di quel che si possa pensare. Basti pensare che una famiglia di quattro persone produce circa 12 litri di vapore acqueo. Le docce bollenti, le pentole sul fuoco, i panni stesi in casa, persino il nostro respiro contribuisce a questa produzione industriale di umidità.