Tassa di successione eredità Armani: la famiglia ha speso questa cifra enorme

L’eredità di “re” Giorgio Armani continua a tenere banco, tra testamenti, eredi e imposte di successione: ecco cosa accadrà ai familiari del grande stilista.

Nei giorni scorsi la Pinacoteca di Brera, a Milano, ha rappresentato il palcoscenico per l’ultima pagina della storia di Giorgio Armani. Per la prima volta concessa ad uno stilista, la Pinacoteca ha ospitato l’ultima collezione di “re” Giorgio, scomparso a 91 anni lo scorso 4 settembre.

Il grande stilista Giorgio Armani
Tassa di successione eredità Armani: la famiglia ha speso questa cifra enorme (ANSA FOTO) – Unescocitiesmarathon.it

Il pubblico, il jet set globale chiamato a raccolta nel cortile del Museo, è rimasto in silenzio mentre risuonava la musica di Ludovico Einaudi. Poi, una standing ovation lunga, intensa ed emozionante. E sono innumerevoli, dal giorno della comparsa, gli omaggi e le citazioni ad Armani, che per cinquant’anni ha dominato il settore della moda, emblema del Made in Italy a livello mondiale.

Un impero finito anch’esso al centro delle cronache, tra patrimonio, testamenti, investimenti e tasse di successione. Proprio quest’ultimo fattore sta tenendo banco, poiché va a intrecciarsi con la legislazione italiana in materia. Partiamo da alcuni punti fermi. Giorgio Armani era di certo uno degli uomini più ricchi del nostro Paese. Il suo patrimonio personale, investito più che altro nella società da lui fondata, ammontava ad una cifra tra i 9 e i 12 miliardi di dollari. Il fatturato del gruppo da 10mila dipendenti, 2mila negozi e 12 fabbriche sarebbe di oltre 2,3 miliardi di dollari.

Tasse di successione sull’eredità Armani, quanto incasserà lo Stato?

Nonostante tutto ciò, si calcola che il Fisco italiano in imposte di successione non incasserà che poche centinaia di milioni di euro. Perché ciò accadrà? Il grande stilista non aveva figli né coniuge, dunque senza eredi legittimi diretti aveva piena libertà testamentaria. Lo stesso partner non era stato formalmente riconosciuto per l’eredità. Giorgio Armani è perciò stato libero di destinare la maggior parte del proprio patrimonio e della sua azienda secondo le proprie volontà.

Oltre il 99% delle quote societarie passeranno alla Fondazione Giorgio Armani attraverso meccanismi blindati, ma tra gli eredi compaiono anche la sorella Rosanna, le nipoti Silvana e Roberta, e il nipote Andrea Camerana, il partner Pantaleo “Leo” Dell’Orco, l’amministratore delegato della società immobiliare del gruppo Michele Morselli. Come previsto poi dai due testamenti siglati da suo pugno chiusi in busta sigillata, una quota pari al 15% del gruppo sarà ceduta entro 18 mesi a operatori qualificati come L’Oréal e EssilorLuxottica.

Gli 'ultimi' abiti di Armani alla Pinacoteca di Brera
Tasse di successione sull’eredità Armani, quanto incasserà lo Stato? (ANSA FOTO) – Unescocitiesmarathon.it

La chiave di tutto, però, sta proprio nel ricorso alla Fondazione. Le tasse di successione, o meglio le imposte, in Italia prevedono diverse aliquote che vanno dal 4% di coniugi e figli all’8% dei non parenti. Sotto la soglia di un milione di euro, figli e coniuge però non pagano nulla. Non è il caso di Armani, che invece avrebbe previsto il trasferimento dei beni alla Fondazione attivando il principio delle finalità civiche, solidaristiche o utilità sociale per poter essere esenti dalle imposte di successione.

La tassa di successione effettiva che sarà pagata sarà quindi molto ridotta per l’ampio ricorso alla Fondazione e ad altre strutture societarie predisposte. Caso ancora diverso quello delle quote azionarie, in particolare riguardante Essilux. Un pacchetto da 2,5 miliardi destinato per il 40% a Dell’Orco e per il 60% ai parenti di Armani. Considerando il valore di mercato, ed in particolare la media dei prezzi del trimestre precedente all’apertura della successione, il primo dovrebbe versare all’Erario circa 80 milioni, 90 milioni invece i familiari.

A Morselli saranno destinati invece i Btp che, essendo titoli di stato, sono per legge esenti da imposte di successione. Poi ci sono gli immobili, per i quali si applica l’aliquota prevista per il grado di parentela. Ma in caso di diritti frazionati tra nuda proprietà o usufrutto, l’imposta si calcola in maniera separata considerando l’età dell’usufruttuario. Inoltre c’è da considerare che esiste una holding immobiliare per effetto della quale le proprietà italiane sfuggiranno al trattamento di successione. A fare fede è il patrimonio netto contabile dell’ultimo bilancio di circa 280 milioni di euro. A seconda delle varie aliquote ci sarà un massimo di 20 milioni di euro di imposte da versare allo Stato.

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